Trial: trasferta in Australia

TRIAL IN AUSTRALIA

Avendo in programma un viaggio in Australia per diventare nonno avevo contattato gli amici trialisti di Canberra (la capitale) per incontrarli e salutarli.
Fortuna ha voluto che proprio in quel periodo (fine Maggio) c’era in programma una gara a livello locale e quindi non c’è voluto molto a pensare di poter partecipare.
L’amico Trevor Bennett del Trials Club of Canberra mi ha trovato una moto (Gas Gas del 2009/2010) e io non ho fatto altro che portarmi dall’Italia entusiasmo, stivali e casco!
In Australia c’è una lunga tradizione trialistica che comincia negli anni ’60 sulla scia dei legami con la Gran Bretagna. Oggi ci sono più di 500-600 tesserati con licenza ma a causa della grande vastità del paese e quindi delle distanze la maggior parte delle gare sono fatte a livello locale con spostamenti che comunque implicano qualche centinaio di km di viaggio. Quest’anno il campionato nazionale si svolgerà su un’unica prova di due giorni in Agosto in Tasmania.
Grazie a una buona organizzazione commerciale tutte le marche sono ben presenti e con un buon business. Anche l’interesse per le moto d’epoca è alto con le giapponesi che la fanno da padrone per le più recenti.
E così a fine Maggio ho partecipato alla gara nelle vicinanze di Canberra e paragonabile a un nostro regionale.
Clima invernale ma non freddo, sole splendente e posto meraviglioso su una collina con vista a 360°.
I terreni (esclusi i parchi nazionali) sono in genere di proprietà privata e quindi è necessario, per accedervi, avere il permesso del proprietario che spesso è trialista anche lui. Questo limita la lunghezza del trasferimento e in media il tracciato è su 8-10 zone per 4 o 5 giri! Quindi molte più prove che in Italia.
Le sezioni hanno 4 percorsi : bianchi, blu, gialli e rossi in ordine crescente di difficoltà. Non esiste il “no stop” e gli spostamenti spopolano!
La gara era disegnata per moto moderne con solo 3-4 epoca ( Montesa 247, Honda e Yamaha). Le difficoltà simili alle nostre.
La licenza non prevede visita medica ma solo un test sul codice stradale e di conduzione della moto da gara. Non esiste limite d’età ed infatti alla gara ha partecipato una famiglia ( i Boniface di Kiama) rappresentata da ben 3 generazioni. Nonno di 82 anni (Gas Gas), figlio (Honda TL) e nipote (Gas Gas). E il nonno come andava….
8 prove ben segnate per 5 giri su un tracciato piene di pietre insidiose e curve strette che mi hanno fatto divertire ma anche penare visto la Gas Gas con gomma slick e praticamente senza frizione.
Una cinquantina i partecipanti divisi equamente su 4 categorie. Ho finito al 5° posto nei blu.
Mi hanno fatto molta festa come unico “pilota internazionale” ed è stata una bellissima giornata dove ho conosciuto altri amici accomunati dalla stessa passione e che ho invitato a visitarci in Italia. Gli Australiani sono persone molto socievoli e alla mano e se vi capitasse di fare un “giretto” da quelle parti non esitate a contattarli. Saranno felici di accogliervi e portarvi in giro in moto! Ricordatevi stivali e casco!
Alla prossima.

Roberto Porro
Giugno 2014

 

DW KC RP

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Un passo avanti sulla regolamentazione fuoristrada

VIA LIBERA IN CONSIGLIO REGIONALE AL PROGETTO DI LEGGE (PDL 124) CHE REGOLAMENTA LE MANIFESTAZIONI A DUE RUOTE

Care amiche, cari amici,

dopo quasi sei mesi di discussione in VIII Commissione, il Pdl 124: modifiche ed integrazioni alla Legge Regionale 5 dicembre 2008, n.31 concernenti la viabilità agro – silvo – pastorale, è stato approvato oggi, martedì 8 luglio, dal Consiglio regionale. Sono molto soddisfatto di ciò.

Questo progetto di legge prevede interventi «correttivi» alle leggi lombarde in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale. Tra i vari punti del provvedimento, con il Presidente della commissione Agricoltura Alessandro Fermi abbiamo portato avanti la possibilità per i sindaci e le Comunità montane di autorizzare manifestazioni motoristiche sulle strade agro-silvo-pastorali. Si tratta di un provvedimento fortemente voluto da Forza Italia perché disciplina una volta per tutte la materia delle manifestazioni sportive di veicoli a motore sui sentieri di montagna e nei pascoli.

Con la formulazione che abbiamo dato in commissione infatti si consente ai sindaci e alle Comunità montane di autorizzare delle manifestazioni motociclistiche su sentieri e mulattiere, sulla base anche di regole e condizioni precise dettate da un regolamento regionale. Voglio ricordare che l’attività fuoristradistica vanta storia e tradizioni e non può essere semplicemente considerata ricreativa o sportiva bensì anche un importante incentivo turistico e commerciale per gli esercenti dei territori interessati. Grazie a questo provvedimento dunque gli amministratori locali avranno la possibilità di approvare o meno tali manifestazioni e le modalità con cui esse verranno organizzate, prevedendo garanzie in caso di danni. La legislazione in materia, fino ad oggi, era infatti poco chiara e approssimativa e la responsabilità ricadeva tutta sulla figura dei Sindaci che quindi – per forza di cose – raramente autorizzavano manifestazioni sportive di questo genere sul proprio territorio. Ora invece gli amministratori locali – in collaborazione con le Associazioni sportive – decideranno luoghi, tempistiche e modalità.

Il nostro obiettivo era limitare la burocrazia e i vincoli per l’organizzazione di queste manifestazioni e con questa modifica alla legge regionale siamo riusciti a regolamentare in materia puntuale una materia difficile e troppo trascurata negli anni.
un grazie a tutti quelli che hanno contribuito Giulio Romei Fabrizio Bellini Lucini paolo turci Alessandro Fermi

CITO del 31 agosto spostato

La Commissione Sportiva Nazionale della FMI comunica che la quinta prova del Campionato Italiano Trial Outdoor, prevista per il prossimo  31 agosto a Cevo (BS), sarà disputata sempre nella stessa data a Lanzada Valmalenco (SO) per motivi tecnici.